Imperi mediatici. Tv, GB: News Corp rileva tutta BSkyB

Non c’è crisi per il magnate globale delle telecomunicazioni Rupert Murdoch, che si prepara a sborsare 8 miliardi di sterline (circa 9,6 miliardi di euro) per acquisire il totale controllo di British Sky Broadcasting Group.

BSkyB, di cui News Corp possiede già una quota del 39%, e nel cui consiglio di amministrazione siede James Murdoch, figlio di Rupert (foto), è la maggiore pay-tv satellitare nel Regno Unito, potendo contare su un bacino di 9,8 milioni di utenti. Negli ultimi anni, peraltro, l’azienda ha investito anche nella banda larga e nell’alta definizione, con ottime prospettive di sviluppo, secondo gli analisti. I motivi dell’operazione non appaiono ancora evidenti, al di là delle dichiarazioni degli esponenti di News Corp circa la liquidità da investire, il consolidamento del core business e la possibilità di sfruttare le economie di scala. E’ certo una conferma che, nella visione dei media di Murdoch, il settore TV rimane il più redditizio e meritevole di investimenti, a scapito del versante, largamente in crisi, della carta stampata. Ma c’è anche chi ipotizza un collegamento di questa vicenda con la prossima attivazione del “paywall” (anglicismo che definisce l’accesso a pagamento) sui siti web di due dei maggiori quotidiani che fanno capo a News Corp: il Times e il Sun. L’ipotesi sarebbe quella di abbinare alle sottoscrizioni ai giornali online le offerte di accesso internet a larga banda di BSkyB, allo scopo di invogliare i riluttanti lettori a fruire dei nuovi servizi pay. Quindi un’espansione a tutto campo di Murdoch nel settore dei media inglesi che ora sarà sottoposta al vaglio delle autorità antitrust europee e britanniche. E, a riguardo, va detto che ciò potrebbe creare qualche problema anche a livello governativo in Gran Bretagna. Se infatti le testate di News Corp hanno fortemente contribuito al successo dei conservatori nelle ultime elezioni, non altrettanto buoni sono stati finora i rapporti con l’altra componente dell’esecutivo britannico, i liberal-democratici. Insomma un gran business per lo Squalo, ma anche una bella gatta da pelare per il premier Cameron. (E.D. per NL)

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