
Definito dal New York Times “un incontro straordinario”, scritto a quattro mani dalla scrittrice indiana Arundhati Roy e dal noto attore John Cusack (attore nelle note pellicole “Serendipity” e “1408”, per citarne alcune), il testo in titolo è il frutto di un’idea particolare.
Nell’inverno del 2014, infatti, l’attore americano da sempre impegnato sul fronte dei diritti civili, decide di far incontrare i due più celebri whistleblower (coloro i quali denunciano attività illecite o comunque poco trasparenti) americani, due fedeli servitori del governo statunitense che in epoche diverse hanno avuto il coraggio di renderne pubblici gli abusi: Daniel Ellsberg, il funzionario del Pentagono che nel 1971 rivelò i piani della guerra in Vietnam, e Edward Snowden, l’informatico ed ex tecnico della CIA che nel 2013 denunciò le intercettazioni a tappeto condotte dalla National Security Agency. All’incontro sarà invitata anche Arundhati Roy, una delle voci più chiare e implacabili che si sono levate negli ultimi anni contro la politica imperialista di molti stati, in linea con la posizione di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks. Da questo «contro-summit» nasce un libro potente e provocatorio, che interroga tutti noi: che significato hanno davvero le bandiere, il patriottismo, le grandi organizzazioni internazionali? Quale ruolo ricoprono il dissenso e la ricerca della verità in una realtà in cui il denaro può liberamente varcare limiti e confini sociali, culturali, geografici, mentre le persone e le parole non possono farlo? Il libro, edito da Ugo Guanda (www.guanda.it), è in vendita ad euro 14,00. (L.M. per NL)
13/03/2017 10:11