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Secondo i dati Nielsen, nei primi 11 mesi del 2016 in Italia la raccolta pubblicitaria è cresciuta dell'1,7% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, ma se si prendono in considerazione anche i dati relativi a search e social, settori non monitorati nella ricerca, allora il risultato potrebbe essere vicino al +3,7%.
Nello stesso periodo quotidiani e periodici registrano rispettivamente -6,5% e -3,4% e continuando l’inarrestabile la crisi dei giornali cartacei nel settore advertising; note positive giungono dalla radio che, nel periodo cumulato, si attesta a +1,2% con un picco del 10,1% nel mese di novembre. Il cinema torna ad un trend positivo raggiungendo una crescita del 4,2% così come la televisione che, nonostante un calo dell'1,2% nel mese di novembre, chiude a +5,5%. L'incremento più consistente è quello del web che nella totalità arriva a +8,2% grazie ai forti investimenti effettuati nel social e nel searching. Per il 2017 è prevista per la pubblicità una crescita intorno ai due punti percentuali, anche se bisogna tener conto che l'anno appena iniziato, a differenza del 2016, sarà senza eventi sportivi di grande rilevanza (si vedano, ad esempio, le Olimpiadi e gli Europei di calcio dello scorso anno). Sebbene i dati siano incoraggianti e vi siano diverse prospettive di crescita nel mercato pubblicitario, viene predicata prudenza: “Attendiamo di vedere i primi mesi del 2017 per valutare se il trend di medio periodo proseguirà come crediamo, a meno di eventi di rottura oggi difficilmente prevedibili – sottolinea Alberto Dal Sasso, managing director di Nielsen - Considerando la crescita moderata del mercato pubblicitario tipica degli anni dispari, pensiamo che nel 2017 un risultato intorno al 2% possa essere considerato un punto di atterraggio realistico. Attendiamo il risultato del primo trimestre per valutare meglio lo stato dell’industry”. (M.R. per NL)
18/01/2017 13:20