Radio Capodistria celebra 65 anni. La sua esistenza si incrociò con quella delle prime emittenti private italiane

Radio Capodistria compie 65 anni e li festeggerà domani analizzando le opportunità e i rischi delle "diversità sulla frontiera fra l’Est e l’Ovest".

E’ infatti questo il tema della giornata di confronto e tavole rotonde in programma lunedì 9 giugno nel Palazzo Pretorio di Capodistria. Rappresentanti del mondo della cultura e dell’informazione analizzeranno gli sviluppi della Nuova Europa, frutto dei grandi cambiamenti avvenuti negli ultimi 25 anni e della progressiva integrazione nell’Ue di Paesi un tempo posizionati al di là della ‘cortina di ferro’. Ad analizzare la lingua italiana come "ponte tra culture" sarà, tra gli altri, la presidente dell’Accademia della Crusca, Nicoletta Maraschio. Un confronto tra le Università di Capodistria e Trieste sarà condotto dai due Rettori, Dragan Marusic e Maurizio Fermeglia. Seguirà poi una tavola rotonda sul ruolo dei media tra Est e Ovest con rappresentanti di testate italiane (ANSA e Rai), slovene (Radio Capodistria, Tv Koper, Rtv Slovenia), croate (Radio Pola) e vaticana (Radio Vaticana). A chiudere la tavola rotonda sarà una lectio magistralis di Moni Ovadia su "diversità sulla frontiera fra l’Est e l’Ovest: opportunità e rischi visti da un intellettuale che usa la lingua italiana come strumento di pace e ponte fra le lingue". Radio Capodistria iniziò le proprie trasmissioni, col nome di Radio Trieste Zona Jugoslava, il 25 maggio 1949. Inizialmente la programmazione era suddivisa in tre lingue diverse: sloveno, italiano e croato. Dal 1956 venne rimossa la lingua croata, e dal 1979 le trasmissioni in lingua italiana e slovena iniziarono ad essere emesse su frequenze diverse. Radio%20Supermilano - Radio Capodistria celebra 65 anni. La sua esistenza si incrociò con quella delle prime emittenti private italianeFu più o meno in quel periodo che, come era accaduto con Radio Monte Carlo, le emittenti private si accorsero delle potenzialità editoriali e commerciali della ripetizione in FM di prodotti esteri in lingua italiana di qualità difficilmente eguagliabile dallo standard delle stazioni libere del tempo. Dall’altra parte, a Capodistria, come appunto si era fatto a Montecarlo, si guardava all’esplosione di emittenti in Italia come ad un possibile bacino alternativo di ascolto conseguibile a costo zero. Fu quindi sulla base di tale considerazione che a Capodistria, città situata nell’attuale Slovenia, a pochi chilometri dal confine italiano, s’avviarono dialoghi con stazioni private italiane in cerca di contenuti, che potessero conciliare l’esigenza della stazione estera di fare ingresso in zone dell’Italia non servite direttamente dai propri trasmettitori (103.1 MHz FM, Monte Nanos; 1170kHz AM e 97.7 MHz FM, Croce Bianca; 103.6 MHz FM, Tinjan). Ovvio che in cima alla lista delle priorità istriane vi erano le città italiane più popolose e politicamente e commercialmente interessanti. Milano e Roma in primis. Partirono pertanto i contatti con le radio milanesi interessate ad una collaborazione. La preferenza fu data, naturalmente, alle stazioni già dedite al parlato, visto il palinsesto della stazione estera. Dopo infruttuose trattative con alcune storiche stazioni meneghine, la scelta cadde su Radio Supermilano, emittente libera fondata da Alberto Contri e riconducibile a Comunione e Liberazione, in onda su Milano e parte della provincia dal 1977 su 102,700 MHz e 105,100 MHz. Così – ma solo nel 1983, complici anche problemi tecnici – Radio Capodistria sbarcò nella FM milanese. Il sodalizio durò per breve tempo, in quanto Radio Supermilano cessò presto l’attività, cedendo le frequenze a Radio Press Panda e alla romana Teleradiostereo. Radio Capodistria, tuttavia, tornò in onda a Milano qualche anno dopo, esattamente nel gennaio 1986, sulle frequenze di un’altra storica stazione: Radio Superstar 106 (già Radio Superstar International), che ne veicolò le trasmissioni per diverso tempo. "L’unica strategia possibile per un’emittente come Radio Capodistria – dichiarava Fabio Vicentini della redazione di Radio Superstar a Millecanali nel settembre 1986 (n. 140) – è quella di appoggiarsi a stazioni locali già operanti. A Milano dopo iniziative analoghe in altre località è stata associata da circa sei mesi Radio Superstar, il cui amministratore unico, Gianfranco Oliani, è anche direttore generale per la Lombardia e rappresentante ufficiale in Italia con pieni poteri ed esclusiva di Radio Koper Capodistria". Radio%20Superstar%20International - Radio Capodistria celebra 65 anni. La sua esistenza si incrociò con quella delle prime emittenti private italianePer l’occasione Superstar, il cui potente segnale a 106 MHz era diffuso in tutta la città ed in gran parte della provincia dall’ambita postazione del grattacielo Breda (in provincia erano in funzione l’impianto a 92,400 MHz da Bareggio, già di Radio Atlantic, ed un debole 90,200 MHz da Cesano Boscone), aveva trasferito gli studi in Piazza Gramsci 2, ristrutturando il palinsesto locale (cioè le finestre milanesi della programmazione di Capodistria) curando il programma "Milano oggi", in onda alle 10.05 ed alle 18.33 e la programmazione (musicale) notturna, non presidiata dalla stazione estera. "Nei casi in cui le trasmissioni vengono realizzate a Milano si può parlare di Radio Superstar Capodistria – spiegava a Millecanali Vicentini – Quando invece ci si limita a ripetere il segnale jugoslavo la denominazione si inverte in Radio Capodistria Superstar". Ironia della sorte, Radio Capodistria fu scalzata poco tempo dopo dai 106 MHz dalla vicina (geograficamente) Radio Italia Network di Udine, che avrebbe con Superstar un accordo di franchising che durò fino al 1990. (M.L. per NL)

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