Soppressione provvidenze editoria. Governo conferma di voler ripristinare fondi, ma non dice come. E allora emittenti continuano protesta

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti (foto) ha annunciato oggi un intervento compensativo del governo a favore delle emittenti locali private dell’essenziale fonte contributiva costituita dalle Provvidenze per l’editoria soppresse con la conversione in legge del DL Milleproroghe.

Il governo sta studiando una misura per sostenere le emittenti radio e tv locali” ha detto Bonaiuti, ancora una volta senza però chiarire come e quando l’esecutivo ripristinerà le risorse. Ne ha dato notizia CNR Media.com, spiegando che Paolo Bonaiuti ha assicurato che il ripristino dei contributi all’emittenza locale è nell’agenda dell’esecutivo, dopo la campagna contro i tagli attuata con migliaia di spot contro il decreto Milleproroghe in onda su radio e tv locali. ”Il governo sta studiando una misura per sostenere alle emittenti radio e tv locali”, ha spiegato oggi Bonaiuti ad Andria nel corso di un incontro elettorale. ”Sappiamo che il momento e’ delicato per il passaggio al digitale ma in questi giorni stiamo studiando, anche su interessamento del ministro Fitto, qualche misura di sostegno a questo settore”, ha aggiunto il Portavoce del Governo. Resta quindi vago l’impegno dell’esecutivo che non è entrato nel merito della vicenda, ovvero come e quando i contributi verranno restituiti. Sempre oggi sul tema è intervenuto il sottosegretario a Istruzione, universita’ e ricerca Guido Viceconte.provvidenze%20editoria%20protesta%20soppressione - Soppressione provvidenze editoria. Governo conferma di voler ripristinare fondi, ma non dice come. E allora emittenti continuano protesta "Il governo e’ gia’ al lavoro in sede tecnica per trovare possibili soluzioni”, ha dichiarato Viceconte, respingendo le accuse di ostilita’ dell’esecutivo nei confronti delle imprese radiotelevisive locali. ”Bisogna sfatare questa leggenda. Non e’ vero che questo governo sia contro le emittenti private perche’ ne vuole limitare la liberta’. E’ un’accusa senza significato di chi vuole denigrare questo governo a tutti i costi”, le parole del sottosegretario. La Camera dei Deputati intanto ha pubblicato sul suo sito il dettaglio di quanto deciso nel Milleproroghe, dopo l’impegno preso dalla commissione Cultura di Montecitorio sul reinserimento dei fondi (in calce all’articolo un estratto). Nei giorni scorsi il sottosegretario all’economia Stefano Saglia, in un’intervista a CNR Media, aveva ipotizzato che il ripristino dei contributi potesse arrivare già con il decreto legge sugli incentivi, che approderà in Consiglio dei ministri venerdì prossimo. (fonte CNR Media)
 
Camera dei deputati – Interventi per l’editoria
 
 
I presupposti

L’art. 44 del decreto-legge 112/2008, convertito dalla legge 133/2008 (A.C. 1386), come modificato dall’art. 41-bis, c. 3, del D.L. 207/2008, convertito dalla L. 14/2009, ha previsto che con un regolamento di delegificazione (che si applicherà dall’anno successivo a quello di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale: art. 56 L. 99/2009, A.C. 1441-ter-B), si proceda alla semplificazione:

  • della documentazione necessaria per accedere ai contributi e delle modalità di calcolo. Per la quantificazione dei contributi rilevano l’effettiva distribuzione e messa in vendita della testata (in luogo della tiratura) e la valorizzazione dell’occupazione professionale;
  • del procedimento di erogazione, per garantire che il contributo sia erogato non oltre l’anno successivo a quello di riferimento.

Le imprese radiofoniche private che hanno svolto attività di interesse generale hanno diritto a percepire l’intero contributo, anche nell’ipotesi di riparto percentuale tra gli altri aventi diritto.

Le somme stanziate nel bilancio dello Stato per l’editoria costituiscono limite massimo di spesa.

L’art. 41-bis del D.L. 207/2008 ha previsto anche la destinazione prioritaria delle erogazioni ai contributi diretti.

La legge finanziaria 2010 e il D.L. 194/2009

L’art. 2, c. 62, della L. Finanziaria 2010 (L. 191/2009) ha previsto un "tetto" ai contributi.

La norma, in base all’art. 10-sexies del D.L. 194/2009, convertito dalla L. 25/2010, non si applica, relativamente ai contributi 2009, a:

  • quotidiani e periodici editi da cooperative di giornalisti o da società senza fini di lucro;
  • testate di partito;
  • testate ed emittenti radiotelevisive delle minoranze linguistiche;
  • periodici speciali per non vedenti;
  • emittenti radiofoniche di partito e private che abbiano svolto attività di informazione di interesse generale.

Alle imprese interessate è corrisposto un contributo pari al 100% dell’importo calcolato secondo la legislazione vigente, ma non superiore a quello spettante per il 2008.

Al contempo, sono previste, tra l’altro, la riduzione del 50% dei contributi per il 2009 a testate pubblicate all’estero e a testate di associazioni di consumatori, nonché, dal 2009, il ridimensionamento  di parte dei contributi indiretti.

Con l’art. 2, c. 61, della stessa L. Finanziaria si è disposto che i contributi in favore di testate organi di partito o edite da cooperative di giornalisti spettano anche qualora l’impresa abbia mutato forma giuridica. L’art. 10-sexies del D.L. 194/2009 ha fatto salvo il beneficio anche nel caso in cui la testata venga editata da altre società comunque costituite.

Lo schema di regolamento

Le principali novità recate dallo schema di regolamento (n. 183), trasmesso alle Camere per l’espressione del parere il 13 gennaio 2010, corredato del parere del Consiglio di Stato, riguardano l’invio telematico delle domande – per il quale si uniformano i termini – e le nuove modalità di calcolo per i contributi diretti, differenziate a seconda del tipo di impresa e di prodotto. Si stabiliscono, altresì, tetti all’ammontare dei contributi, anche in tal caso differenziati, mentre per alcune fattispecie si svincola l’erogazione degli stessi dagli introiti pubblicitari.

Specifiche disposizioni sono tese a sviluppare l’occupazione e a dotare il sistema editoriale e radiotelevisivo di strutture di maggiore professionalità, nonché a disciplinare l’attività di controllo, anche attraverso il protocollo di intesa con la Guardia di Finanza.

Le richieste di agevolazioni di credito saranno tutte valutate dall’apposito Comitato.

In caso di insufficienza delle risorse, si provvede all’erogazione dei contributi mediante riparto proporzionale tra gli aventi diritto.

Al Senato, la 1^ Commissione ha espresso parere favorevole con osservazioni il 24 febbraio 2010 .

Dopo aver svolto audizioni informali di associazioni del settore, il 10 marzo 2010 la VII Commissione della Camera ha espresso parere favorevole con una osservazione e condizioni. Tra queste:

  • il ripristino definitivo del diritto a ricevere il totale dei contributi diretti derivante dal calcolo effettuato in base alla normativa vigente;
  • il ripristino di un “tetto” alle entrate pubblicitarie pari al 30% dei costi dell’impresa;
  • il ripristino delle agevolazioni per emittenti radiofoniche e televisive locali, giornali italiani all’estero e giornali dei consumatori.

Con riferimento all’emittenza locale, durante la discussione al Senato sul DL 194/2009, il Governo ha accolto, il 25 febbraio 2010, l’odg G10-sexies.100, impegnandosi, tra l’altro, a prevedere l’inclusione delle imprese di radiodiffusione sonora e televisiva locale tra i soggetti beneficiari dei contributi all’editoria per le annualità 2009 e successive. Tale impegno è stato ribadito alla Camera l’11 marzo 2010 , in risposta all’interpellanza urgente 2-00646.

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