Svizzera, fibra ottica nelle case: presto soluzioni per accelerare il processo di allacciamento

All’ultima tavola rotonda di Berna sull’estensione della rete in fibra ottica, si fa strada l’idea che debba essere il gestore di rete a pagare i costi di installazione e non il proprietario dell’immobile.

Alla quinta tavola rotonda organizzata a Berna dalla Commissione federale delle comunicazioni (ComCom), cui hanno partecipato i dirigenti delle imprese svizzere attive sul mercato delle telecomunicazioni per discutere dei vari modelli di cooperazione con Swisscom e relativi alla costruzione di reti in fibra ottica nelle grandi città, si è convenuto che, grazie alla conclusione di contratti di cooperazione, il 20 per cento circa delle abitazioni svizzere sarà cablato con la fibra ottica. Essa rappresenta infatti un mezzo di trasmissione con un’elevata velocità di trasmissione dati che nei prossimi anni diventerà sempre più importante per lo sviluppo di reti locali, visto che i vecchi cavi in rame non basteranno più a supportare il crescente bisogno di larghezza di banda richiesto dalle nuove applicazioni di Internet, ed in particolare dalla tv ad alta definizione. Notevoli al riguardo sono stati i progressi compiuti sul fronte delle trattative tra le parti interessate ed anche i lavori in seno ai vari gruppi coordinati dall’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM). Si è dato particolare rilievo alla promozione del processo di elaborazione di standard tecnici ed alle questioni contrattuali che vedono come attori i gestori di rete e i proprietari di immobili. Durante l’incontro si è convenuto per il lancio di una piattaforma di gestione comune nel seno di una procedura pilota. Tale piattaforma consentirà ai fornitori di servizi di uniformare l’attività di ordinazione. La presenza di un’interfaccia unica permetterà inoltre ai consumatori di cambiare operatore senza difficoltà. La collaborazione tra fornitori di servizi di telecomunicazione, aziende elettriche ed operatori di rete via cavo, incentrata sullo schema tecnico della multifibra e sull’adozione di standard tecnici comuni, permetteranno di evitare la nascita parallela di più reti. (Paolo Masneri per NL)

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