Tronchetti Provera: Telecom non fa intercettazione, siamo parte lesa

L’ex presidente difende l’operato del gruppo. ”Mia uscita un dovere istituzionale”. Rossi: ”Indebitamento pienamente sostenibile”


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Davanti a quello che considera un cortocircuito mediatico, Marco Tronchetti Provera convoca una conferenza stampa all’hotel Principe di Savoia a Milano e si presenta con i tre figli. L’inchiesta sulle intercettazioni, le polemiche ancora non sopite sul riassetto Telecom lo hanno fatto uscire dal silenzio dopo le dimissioni a sorpresa dalla guida del gruppo. Tronchetti parla a lungo ma sono due i punti sui quali si sofferma: Telecom non fa intercettazioni, anzi e’ parte lesa e sul piano economico-finanziario, Telecom e Pirelli sono aziende sane e che vanno bene. Nessuna polemica da parte di Tronchetti, anzi massima fiducia nei confronti delle istituzioni e della magistratura in particolare.
Tronchetti torna sulle sue dimissioni. ”La mia uscita da Telecom e’ stata un dovere istituzionale. Un uomo a capo di un grande gruppo privato non poteva piu’ restare al suo posto con il rischio di creare un conflitto istituzionale”. Tronchetti tuttavia lamenta che in Italia si sta nuovamente creando una situazione anomala sulla vicenda che coinvolge Telecom. ”Nella storia del nostro paese – ha detto – si sono create talvolta delle situazioni anomale, dove non si capiva piu’ dove stesse la verita’. E queste situazioni si sono verificate in presenza di condizioni politiche non particolarmente stabili”. ”Mantengo un’enorme fiducia nelle istituzioni. Ma chi resta nella zona grigia che cerca trarre profitto dalla debolezza della politica, alla fine dovra’ venire allo scoperto”.
Tronchetti difende il suo operato e quello dei manager a lui da sempre piu’ vicini. ”Buora, Puri Negri e il sottoscritto siamo tutte persone perbene che agiscono nell’interesse dell’azienda”. L’ex presidente Telecom parla quindi sull’inchiesta della procura di Milano e sottolinea con tono fermo che Telecom non fa intercettazioni. Dall’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere 21 persone emerge chiaramente che ”Pirelli e Telecom sono parti lese e soggetti danneggiati.
Questo sta scritto nelle 344 pagine di ordinanza” ha puntualizzato Tronchetti secondo il quale ”in linea con quanto avevamo annunciato ai mercati in un comunicato datato 2 agosto, dall’ordinanza emerge che le societa’ e i vertici sono totalmente estranee alla vicenda delle intercettazioni illecite. Dal provvedimento – ha insistito Tronchetti – emerge che il teorema delle intercettazioni abusive riferite a Telecom Italia, e’ un teorema che non esiste”. Poi torna a parlare sul riassetto Telecom e difende la riorganizzazione del gruppo che ha carattere industriale.
”Telecom e Pirelli sono aziende sane” ripete a piu’ riprese Tronchetti confermando anche che non e’ all’orizzonte un disimpegno dal gruppo. Pirelli manterra’ la sua posizione in Olimpia e sull’ipotesi di ingresso di nuovi soci ”non escludiamo nulla” ma ora ”stiamo comprando”.

ROSSI: ”INDEBITAMENTO TELECOM PIENAMENTE SOSTENIBILE. NON SERVE CEDERE ASSET”.

Nessun mandato ad advisor per cessione di asset e indebitamento pienamente sostenibile. Il vertice di Telecom Italia ribadisce le rassicurazioni sugli assettid el gruppo e sulla situazione finanziaria. Il presidente Telecom, Guido Rossi, il vice presidente esecutivo Carlo Buora e l’a.d.
Riccardo Ruggiero sono stati ascoltati oggi dalla Consob che ”aveva richiesto un’audizione con ad oggetto le operazioni societarie di recente approvate dalla societa”’.
Rossi, insieme a Buora e Ruggiero, ha confermato alla Consob le motivazioni alla base del riassetto deciso dal cda Telecom l’11 settembre scorso. ”In particolare, e’ stato sottolineato – si legge in un comunicato – che la riorganizzazione delle attivita’ fisse e mobili decisa dal consiglio di amministrazione rova ragione nella necessita’ di intervenire tempestivamente, alla luce dell’attuale contesto competitivo e dell’evoluzione degli scenari tecnologici, con una soluzione che, da un lato, garantisca piena trasparenza nei servizi di rete e nei servizi fisso-mobile, consentendo altresi’ di cogliere al meglio le opportunita’ di sviluppo della convergenza telco-media; dall’altro lato realizzi un modello di governance societaria piu’ flessibile per sviluppare partenrship con media content provider”.
I vertici della societa’ hanno poi ribadito che ”allo stato non e’ prevista alcuna modifica del perimetro di attivita’ di Telecom Italia e che, pertanto, non e’ stato conferito alcun mandato ad advisor finanziari, o in genere a consulenti, per la cessione di asset”. Inoltre Rossi, Buora e Ruggiero hanno ”rappresentato che la situazione economico-finanziaria del gruppo non presenta scostamenti rispetto a quanto comunicato al mercato, fornendo cosi’ ampia assicurazione” alla Consob sullo stato di salute economico-finanziario del gruppo Telecom Italia. In particolare i vertici Telecom hanno evidenziato ”la piena sostenibilita’ dell’indebitamento del gruppo, alla luce della generazione di cassa delle attivita’ caratteristiche”. ”Il processo di riorganizzazione sara’ verificato costantemente con l’autorita’ di settore (Agcom), secondo un percorso che si andra’ svolgendo in continuo contatto, e in uno spirito di piena collaborazione, tra l’autorita’ stessa e la societa’. I vertici della societa’ hanno assicurato l’impegno a fornire la piu’ ampia informazione alla Consob e al mercato di ogni sviluppo rilevante del processo di riorganizzazione”.

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