Tv e web. Netflix: debutta sottotono in Europa, ma firma alleanza con Roku per tv UltraHd

Il tanto atteso debutto nel vecchio continente, avvenuto lo scorso 15 settembre, non ha ottenuto i successi sperati e si è deciso per il rinvio dell’ingresso in terra spagnola.

Il colosso dello streaming, che vanta ben 53,1 mln di abbonati in tutto il mondo, di cui 37,3 negli Usa e 15,8 mln negli altri paesi, nell’ultimo trimestre ha bloccato la sua corsa che pareva irrefrenabile: la crescita infatti, come riporta un articolo di ItaliaOggi di mercoledì 24 dicembre, si è bloccata a soli 3 milioni di nuovi abbonati, pochi rispetto ai 3,7 preventivati. Va da sé che se i ricavi non sono stati quelli sperati, l’unica soluzione sarà procedere con i tagli ai costi: il presidente di Netflix Reed Hastings e il chief content officer Ted Sarandos infatti dovranno entrambi accontentarsi di 1 mln di dollari annui, rispetto ai precedenti 3 e 2,8 mln. Di certo i due vertici non faticheranno ad arrivare alla fine del mese, visto che i compensi fissi costituiscono solo una piccola parte del loro patrimonio: per esempio Hastings può contare su stock option annuali valutate 13,7 mln di dollari, quelle di Sarandos ammontano a 9,6 mln, a cui vanno aggiunti 2 mln di bonus nel caso di raggiungimento dei target, target che non sono stati toccati nel Vecchio Continente (almeno fino a ora). Se è vero infatti che in passato il colosso dello streaming aveva ottenuto ottime performance nel Regno Unito, in Irlanda, Belgio e Danimarca, dopo tre mesi dal via in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Lussemburgo, la percentuale di presenza nelle case di Netflix si attesta sotto l’1%. Il problema principale è che Netflix in questi ultimi paesi può offrire soltanto pochi prodotti in esclusiva (avendo già raggiunto in precedenza accordi di cessione dei diritti delle serie tv con altri network): come hanno precisato gli esperti, per risollevarsi il servizio dovrà aumentare gli investimenti in marketing e pubblicità, tentando di sviluppare contenuti regionali esclusivi. La società presieduta da Hastings si sta già muovendo in questa direzione, avendo investito non solo 90 mln di dollari per il kolossal in 10 puntate Marco Polo, ma anche budget stellari per il sequel de La tigre e il dragone: dal 16 gennaio poi partirà la nuova serie animata dedicata al Gatto con gli stivali. Relativamente alle nuove terre di conquista, il tanto vociferato sbarco in Italia è costretto ad attendere a causa delle problematiche di banda larga e della scarsità di smart tv attive. I principali fornitori di contenuti televisivi in streaming a pagamento infatti sono concordi nell’affermare che fino a quando non crescerà la diffusione di televisori smart connessi alla rete e in grado di trasmettere immagini 4K Ultra Hd, il mercato rimarrà chiuso su sé stesso e senza grandi possibilità di sviluppo. È per questo motivo che il colosso Netflix ha deciso di procedere su questo fronte, alleandosi con la società californiana Roku (famosa per i suoi set top box da connettere ai televisori), per commercializzare le smart tv 4K: le due società hanno siglato un accordo con la corporation cinese Tcl (quarto produttore di televisioni al mondo, dietro Samsung, Lg e Sony) e hanno avviato le produzioni di nuovi modelli da poco disponibili sul mercato. C’è da scommettere, come riporta un articolo di ItaliaOggi di mercoledì 7 gennaio, che quella con Tcl sia solo la prima di una lunga serie di partnership con i fabbricanti di televisori, a cui Roku fornirà tutte le licenze e i brevetti per sviluppare la sua Smart Tv 4K. “Netflix deve lavorare fianco a fianco di partner come Roku per dare ai consumatori più opzioni possibili in streaming”, ha spiegato Neil Hunt, chief product officier della società. In primavera sono previste poi alleanze con partner come Sony Elettronics e Lg Elettronics: “il tutto servirà ai consumatori per identificare le migliori Smart Tv, con il menù di navigazione più semplice e le funzioni più innovative per avere un’esperienza ottimale dei servizi di internet tv”, ha spiegato Hunt. (V.R. per NL)
 

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