Università telematica delle scienze umane Niccolò Cusano: come farsi pubblicità… con una (propria) radio

Come farsi pubblicità con una radio e, magari, ricavarci anche qualche utile. L’idea è venuta lo scorso anno a Stefano Bandecchi, amministratore delegato  dell’Università Telematica Niccolò Cusano, con sede a Roma.

Le università telematiche, data la loro struttura virtuale e l’impressione di volatilità dei  loro insegnamenti (oltre a un pizzico di scetticismo dettato dalla mancanza di  compresenza e dalla paura di essere raggirati), faticano molto ad affermarsi,  specie in Paesi in cui il sistema educativo è piuttosto antiquato come il  nostro. L’Università telematica delle scienze umane Niccolò Cusano è nata a Roma nel 2006 e, da allora, ha sviluppato la creazione di quattro facoltà tradizionali: Giurisprudenza, Economia, Scienze Politiche e Scienze della Formazione. Nonostante la struttura complessa e la, tutto sommato, discreta qualità degli insegnamenti, il fatto d’essere stata creata come un’università telematica ha fatto in modo che il numero dei suoi iscritti non decollasse mai. Poi a Stefano Bandecchi è venuta un’idea: bisogna pubblicizzarsi, rendersi più accattivanti e attraenti, ma come? Dal momento che gli strumenti di pubblicità tradizionale costano e non sempre rendono (Cepu e Grandi Scuole hanno mezzi infinitamente maggiori e oscurerebbero ogni genere di pubblicità di atenei minori), perché non dar vita a un mezzo di comunicazione che, allo stesso tempo, costituisca un plus per l’organizzazione e un mezzo per promuoversi? È così che il primo gennaio di quest’anno è nata Radio Manà Manà, emittente locale che trasmette in FM sugli 89.3 nelle province di Roma, Latina e, da pochi giorni, anche di Rieti. “Purtroppo l’università telematica viene guardata con diffidenza – spiega Stefano Bandecchi a Business People – Ci siamo detti che dovevamo fare qualcosa per comunicare che l’università telematica non è altro che un normalissimo ateneo che in più offre la possibilità di accedere alle proprie lezioni, registrate o in videoconferenza, attraverso Internet”. Radio Manà Manà è lo strumento scelto e che l’a.d. definisce “una radio dell’università, non una radio universitaria”. Il palinsesto dell’emittente, infatti, è pressoché generalista, non si rivolge solo agli studenti dell’ateneo ma all’intera popolazione laziale; è una radio creata con una forte connotazione locale e tale Bandecchi vuole che resti. “Noi crediamo molto nella radio locale”, dice. La programmazione passa dalle news di “Articolo 1” allo sport di “Buongiorno calcio” e “Stadio Manà Manà”, fino all’intrattenimento d’ogni genere: problemi di cuore con “Dalla parte del Cuore” e poi “Music & Medicine”, “La spigola nel Fianco”, “Incontrarsi un po’”, “L’Angolo dell’Eretico” e il notturno “ManàNotteNo”. E, allora, come si promuove l’università? Ma utilizzando l’emittente come testa di legno nel senso in cui la sua audience, sempre più vasta (circa 2.300 accessi contemporanei solo in FM, che per una radio locale appena nata non è niente male), l’associa al nome dell’ateneo. E, poi, utilizzando le sue frequenze per far parlare i proprio docenti e far emergere il livello dell’insegnamento dell’università. L’impegno economico è di circa 1 milione e 200 mila euro all’anno, dice l’a.d. Bandecchi che, grazie alla disponibilità economica per l’investimento iniziale, conta di raggiungere il pareggio entro sei mesi e poi ottenere utili a partire dal secondo semestre di quest’anno, grazie alla vendita di spazi pubblicitari. Non solo pubblicità per l’Università Niccolò Cusano, però, ma anche un business vero e proprio, quello di Radio Manà Manà che, ad oggi, dà lavoro a circa 40-50 persone e che si sta allargando. Come detto, da pochi giorni trasmette anche nella provincia di Rieti, ma non solo. È nato il quotidiano telematico “Le novae”, che registra una media di 1500 utenti unici giornalieri e a settembre sarà lanciata una seconda emittente, Radio Super Manà Manà, che potrebbe sfondare i confini regionali ed ambire a trasmettere su tutto il territorio nazionale. Ad oggi la creazione della radio si è rivelata un buon business per Bandecchi e il suo ateneo, occorrerà vedere se questa rimarrà tale o contribuirà anche ad incrementare il numero degli iscritti ai corsi online. (G.C. per NL)

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